venerdì 27 aprile 2012

Stagione di... Piselli

Sono arrivati i nostri Piselli! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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 "Oh Piselli!"
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I Piselli
La pianta dei piselli, nome scientifico Pisum Sativum, è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Fabacee;
I piselli sono legumi dal gusto gradevole e dolce a causa dell'abbondante presenza di zuccheri che però, stranamente, dopo l'essiccazione si perdono anziché concentrarsi.  
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Storia
Non si conoscono i progenitori selvatici del pisello, che risulta essere coltivato fin dal Neolitico (7000 a.C.). Probabilmente è originario delle zone a Nord dell'India da dove passò poi in Cina e di qui in Europa verso il 1600 per opera degli Ari.
Già noti ai Greci e ai Romani, raggiunsero il loro apice di diffusione nel settecento in Francia, tanto che il Re Sole ne era ghiotto e come lui la sua corte. Durante tutto il Medioevo, invece, erano usati come salario per i contadini ed elemosina per i poveri.
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Varietà
Oggi vengono coltivati oltre 250 tipi di piselli che derivano tutti dal progenitore Pisum elatius, assai diverso nella morfologia della pianta e con semi nerastri.
Le due principali varietà sono:
-pisello mangiatutto detto anche taccola, di cui si mangia anche il baccello, in quanto i semi rimangono allo stato embrionale (Gigante a fiore viola, Gigante svizzero, Mangiatutto nano);
-pisello da sgranare (piselli tondi, piselli rugosi), destinati ad essere consumati senza baccello suddivisi in: nani, semirampicanti, rampicanti.
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In Cucina
I Piselli freschi devono essere tolti dal baccello e cotti direttamente come quelli surgelati e in scatola, mentre quelli secchi necessitano di ammollo preventivo e vanno cotti almeno un'ora.
Una volta cotti, i piselli vanno conservati in frigorifero dentro ad un contenitore per 3-4 giorni.
I piselli in cucina si apprezzano al naturale, nelle insalate di stagione, da soli cucinati al burro o all’olio, con la pancetta, con dadini di prosciutto o con la cipolla.
Sono ottimi con la panna per condire ravioli e pasta varia e nei timballi.
Si utilizzano per preparare zuppe, minestre, frittate, contorni e per accompagnare il pesce come nella ricetta romanesca delle "seppie coi piselli".
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Proprietà
I piselli, come le fave, sono i legumi il cui consumo più si adatta a quei soggetti affetti da problemi di meteorismo e di colite e che non possono quindi consumare fagioli e ceci. Sono molto ricchi di fibre, indispensabili per il regolare transito intestinale. Forniscono anche ferro (indispensabile per la forza muscolare e per i globuli rossi), potassio(con proprietà diuretiche) e 2 vitamine importanti: la vitamina C, per le difese immunitarie e contro le ossidazioni e la vitamina B9, per il rinnovamento cellulare.
L'acido folico e la vitamina B6 invece apportano benefici all'apparato cardiovascolare mantenendolo quindi in salute cuore e vasi sanguigni; studi recenti hanno dimostrato che il consumo di piselli aiuta a tenere bassi i livelli di colesterolo "cattivo" ( LDL) nel sangue e contribuisce a tenere sotto controllo la glicemia.
Inoltre la clorofilla presente nei piselli stimola l'organismo nella produzione di globuli rossi ed apporta benefici al sistema immunitario; grazie all'alto contenuto di sali minerali i piselli hanno anche proprietà rimineralizzanti.
Il loro patrimonio nutritivo si conserva a patto di cuocerli brevemente, in poca acqua, a pentola coperta, e di conservare il brodo per minestre o risotti.

I piselli secchi invece, sono ricchi di ferro, zinco, magnesio e sono molto più energetici rispetto a quelli freschi. Grazie a queste proprietà i piselli secchi vengono utilizzati in caso di affaticamento, di debolezza, in convalescenza e nella crescita come cibo rivitalizzante ed energetico; sono inoltre utili in caso di stitichezza.
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Valori Nutrizionali per 100 g

Calorie: 81 kcal  
Carboidrati: 14.45 g
Proteine: 5.42 g
Grassi: 0.4 g
Fibre: 5.1 g

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Curiosità
I bisi di Lumignano sono una particolare qualità di piselli coltivati nei dintorni di Lumignano, frazione del comune di Longare in provincia di Vicenza.
Sono inseriti nell'elenco dei prodotti tipici veneti.
A introdurre questa coltivazione, secondo la monografia che Ferdinando Tescari scrisse sui "Piselli di Lumignano", furono i frati Benedettini, i quali attorno all'anno Mille diedero inizio alla bonifica dei terreni posti ai piedi dei colli Berici ed Euganei.
E in quest'area il dolce legume trovò un habitat ideale, dove l'esposizione al sole e il calore trattenuto dalle rocce, permetteva una produzione eccezionalmente precoce, primizia tra le primizie. Alle favorevoli condizioni climatiche, si aggiunse poi l'abilità dei coltivatori, che nei secoli seppero selezionare un prodotto di eccezionale qualità dal sapore prelibato, tanto che i Dogi di Venezia lo richiedevano per celebrare, con il tipico piatto dei "Risi e bisi", la festa di San Marco.

Fonti: fondation-louisbonduelle.org, giallozaffano.it, mr-loto.it,regione.veneto.it,

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